Rettifica normativa del regolamento regionale Regione Lombardia edilizia ERP

Comunicazione  ufficiale a cura della Libas consumatori

Salutiamo la felice conclusione della nostra denuncia pubblica sui risvolti anti costituzionali della normativa  regionale che  di fatto impediva il ricongiungersi  dei figli  nel proprio  nucleo familiare alloggio Aler . Il tutto reso possibile  con la modifica  accolta  grazie alla prontezza del Difensore Civico Regionale dr. Carlo Lio , della stampa libera (Pocketnews- Il Giorno) nelle persone del direttore C. Di Leo e il giornalista  Massimilano  Saggese,  sollecitata anche dal rappresentante  associazione ANCI  c/o la  Regione Lombardia consigliere comunale Ruggiero Delvecchio che ha prontamente inserito nel protocollo le nostre deduzioni. Gli attori principali  e “parte offesa” rimangono  i familiari del ragazzo  che praticamente si è trovato <clandestino>  in Patria  senza poter accede a nessuno dei propri diritti costituzionali come la residenza civica, l’assistenza medica e non ultimo la cancellazione del voto. Non poco per una misura evidentemente  non <attenzionata > da chi di dovere, vedesi organismi sindacali e eventuali consiglieri d’opposizione alla Maggioranza stessa.  Il tutto mentre da anni ci si chiede se tale società Aler spa  ha ancora  nello statuto la ragione d’essere e di esistere  dopo la trasformazione in spa  ma facente parte sempre come socio unico la Regione Lombardia  che naturalmente essendo un corpo politico e rappresentativo  di talune esigenze (e non di tutte) opera con sussulti che ne hanno decretato la quasi fallimentare gestione gravata da enormi debiti. Rimane l’eclatante caso  di Rozzano cittadina con un cratere al centro città costituito da 6000 alloggi popolari ormai  gran parte fatiscente e con improbabili lavori di ristrutturazione per mancanza di liquidità dovuta all’alta morosità colpevole o incolpevole (sic). Come se ne esce da questa drammatica situazione? Non certamente con  il colpevole modus operandi gestito da politicanti e da amministratori nominati dagli stessi e, non facendo da ipotetico calmiere dei prezzi per favorire una fantomatica edilizia residenziale convenzionata  dagli stessi, ma con un nuovo modello di welfare lasciato al mercato privato e costituito da piccole realtà economiche che si occupano solo dello stesso soggetto: l’abitazione. Come rispettare e tenere fede a quel che recita l’art. 47 della Costituzione?  La Libas è in grado di mettere sul tavolo una soluzione già ampiamente mostrata e dimostrata alle competenti autorità  sia dell’allora Consiglio Regionale (2012) che attualmente all’assessorato  condotto da Rabajotti. Oggi ci sono in economia strumenti che possono permettere a tutti di avvicinarsi alla proprietà abitativa armonizzato  ad  un nuovo “modello di Vita”  che possa poi difendere il loro tenore di vita grazie  al proprio bene  primario (casa) con le misure a  filosofie dell’abitare (housing) che conciliano  il possesso e il godimento del bene.  E’ in quest’ottica che si può alleviare l’enorme richiesta di edilizia popolare  alleggerendo l’enorme spesa pubblica e concentrandola sullo sviluppo produttivo , sia per la Regione che per gli stessi Comuni, coinvolti a loro volta sia come ”Gendarmi” e sia come spesa pubblica, risorse  da far confluire nel Fondo Sociale a supporto delle famiglie che realmente non sono in grado  (momentaneamente)  di pagare l’affitto. Questo vuol dire regole, certezza e sicurezza per tutti.

Francesco Belluscio Libas consumatori

Comitato Città Nova

Circolo MCL e. Mattei di Rozzano  “ Costruttori di Speranza”

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Un commento

  • Veronica

    Buonasera,ho qualche speranza di rientrare nel nucleo familiare di mia mamma che ha bisogno di assistenza ed io sono sola con mia figlia minorenne?

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